Gioielli d’Arte nella Luce di Villa Durante — MoniLisa
Quando MoniLisa mi ha contattato per raccontare la nuova collezione di gioielli in corallo e diamanti, ho subito immaginato una narrazione visiva che potesse esaltare la bellezza senza tempo delle sue creazioni. Non solo attraverso l’estetica dell’immagine, ma anche grazie al contesto, alla luce, e soprattutto al lavoro di un team coeso e consapevole. Lo shooting si è svolto a Villa Durante, un’elegante dimora storica situata lungo il Miglio d’Oro di Ercolano. Un luogo che ha saputo custodire intatto il fascino borbonico, fatto di affreschi, stucchi e luce naturale che danza sulle pareti.
Il concept era semplice ma ambizioso: raccontare il gioiello non come accessorio, ma come parte dell’identità di chi lo indossa. Volevo che ogni scatto parlasse di sensualità, eleganza e intimità, come se chi guarda si stesse avvicinando silenziosamente a una scena già in atto, mai posata del tutto. Per farlo, abbiamo studiato in maniera meticolosa ogni fase della produzione, partendo da una pre-produzione solida costruita nei giorni precedenti allo shooting.
Sopralluogo, moodboard e storytelling visivo
Il lavoro è cominciato molto prima dello scatto. Ho effettuato diversi sopralluoghi nella villa per studiare come la luce naturale si muovesse nei vari ambienti durante l’arco della giornata per integrarla a quella artificiale. Questo mi ha permesso di pianificare i set in modo coerente con le atmosfere che volevamo evocare: eleganza, ma con un tocco cinematografico e intimo. In parallelo, ho lavorato a una moodboard dettagliata che facesse dialogare suggestioni beauty editorial, arte barocca e fashion contemporaneo. Ogni stanza della villa è diventata una scenografia viva, capace di restituire tridimensionalità ai gioielli.
La scelta della modella, dei beauty look e degli outfit è stata coerente con questa visione. Il team styling ha saputo interpretare lo spirito della collezione con una selezione che non fosse mai ridondante: ogni capo ha avuto il compito di accompagnare, non sovrastare, il gioiello. Anche il trucco e l’acconciatura sono stati studiati per valorizzare la pelle, gli sguardi e la gestualità, con un linguaggio pulito ma fortemente espressivo.
Il set: tra precisione e fluidità
Il giorno dello shooting, l’intera villa è diventata un set mobile. Abbiamo lavorato in più ambienti, costruendo scene che sembrassero avvenire in modo spontaneo, ma che dietro avevano ore di preparazione. Le luci principali sono stati flash ma abbiamo sempre utilizzato un riempimento di luci naturali, modulando il tutto con riflessi e pannelli bianchi per mantenere coerenza cromatica e valorizzare la texture dei gioielli. Nessun artificio invasivo: la luce doveva accarezzare, non dominare.
La presenza della troupe è stata discreta ma fondamentale. Ogni persona del team sapeva esattamente il proprio ruolo e il tempo giusto per intervenire, cosa che ha reso possibile mantenere fluidità sul set anche nei momenti di cambio scena o look. I backstage sono stati preziosi per catturare quel lato del lavoro che spesso non si vede, ma che definisce davvero la qualità di una produzione: la collaborazione, l’empatia, il rispetto dei tempi e l’attenzione al dettaglio.
Il valore del team
Un set è una macchina complessa, e funziona davvero solo quando le sue componenti si muovono all’unisono. Questo lavoro è stato possibile grazie a un team affiatato e competente, dove ognuno ha messo talento ed esperienza al servizio di un racconto visivo condiviso.
Photographer / Art Direction – Mattia Valerio
Digital Assistant – Carmine Di Matola
Assistant – Armando Troncone
Film – Antonio Di Zeo
Stylist – Francesca Darino
Hair & Make-up – Giorgia Casciello
Model – Clara Pagano
Agency – Clarence Management
Maison Director – Giuseppe Marotta
Brand Supervisor – Ilaria Manganiello
Supervisor Assistant – Sveva Salemme
Crew Support (Continuity) – Marco Michele De Ninno, Niccolò Giangreco, Gioele Irollo
Ogni persona ha avuto un ruolo preciso, ma soprattutto ha contribuito con sensibilità e spirito di squadra. Non si tratta solo di portare a casa “lo scatto giusto”, ma di creare un’esperienza produttiva dove il lavoro si fonde con il piacere della collaborazione.